Il Mistero dei Dolci Avvelenati: nel 1858 in Inghilterra ci furono 21 morti e 200 persone avvelenate dopo aver comprato delle caramelle ad una bancarella a Bradford. Un veleno era stato inserito per errore nei dolcetti al posto del gesso in polvere, che all’epoca era usato spesso al posto dello zucchero per contraffare i prodotti alimentari
Benvenuti a un nuovo, raccapricciante episodio di Cibi Criminali, il podcast che vi svela i lati oscuri del cibo! Oggi vi portiamo nella Bradford del 1858, dove un innocente dolcetto si trasformò in un’arma letale, mietendo vittime e seminando il terrore.
Humbug Billy e le Caramelle Avvelenate
Immaginate un vivace mercato, bancarelle colorate e un affabile venditore di dolci, William Hardaker, soprannominato “Humbug Billy”. Le sue caramelle alla menta piperita, gli “humbugs”, erano amatissime da grandi e piccini. Ma nell’ottobre del 1858, qualcosa andò storto. Le caramelle, meno brillanti del solito, nascondevano un segreto mortale: erano state contaminate da triossido di arsenico.
Un Errore Fatale
L’arsenico, un veleno insapore e inodore, era finito nelle caramelle per un errore madornale. Invece del gesso, usato per adulterare lo zucchero (estremamente costoso all’epoca), un farmacista aveva fornito al produttore di dolci la sostanza sbagliata. Il risultato? 20 morti e 200 intossicati.
Giustizia Mancata
Nonostante l’evidenza dei fatti, i responsabili dell’avvelenamento sfuggirono alla giustizia a causa delle lacune legislative dell’epoca. Ma la tragedia di Bradford non fu vana. L’indignazione pubblica portò all’approvazione del Pharmacy Act del 1868 e del Sale of Food and Drugs Act del 1875, due normative fondamentali per la sicurezza alimentare in Inghilterra.
Arsenico: un Veleno Subdolo
L’arsenico è un veleno subdolo, i cui sintomi possono essere scambiati per altre malattie. Nel XIX secolo, era tristemente noto come l’arma del delitto preferita, spesso utilizzata per risolvere faide familiari o questioni di eredità.
Le Lezioni di Bradford
La storia di Humbug Billy e delle sue caramelle avvelenate ci ricorda l’importanza della sicurezza alimentare e la necessità di regolamentazioni rigorose. Ci insegna anche che la giustizia, a volte, può essere lenta e imperfetta, ma la voce del popolo può spingere al cambiamento.
Cibi Criminali: un Monito per il Presente
Oggi, grazie alle normative e ai controlli, siamo più protetti dai rischi di avvelenamento. Ma la storia di Bradford ci ricorda che non dobbiamo mai abbassare la guardia. Il cibo può essere un piacere, ma anche un’arma letale se non trattato con rispetto e attenzione.
Come Funziona l’Arsenico come Veleno?
L’arsenico, elemento chimico con gravi effetti tossici sull’organismo umano, è stato storicamente utilizzato come veleno in crimini e avvelenamenti. Particolarmente diffuso durante il Medioevo e il Rinascimento, soprattutto in Italia, l’arsenico divenne il metodo preferito per l’omicidio. I sintomi dell’avvelenamento da arsenico, simili a quelli del colera, malattia comune a quei tempi, spesso non venivano riconosciuti, permettendo ai criminali di farla franca.
L’arsenico agisce interferendo con i processi vitali delle cellule, causando danni irreversibili al corpo. Inibisce l’attività di molti enzimi chiave nel corpo umano, compromettendo i processi metabolici normali delle cellule e la capacità dell’organismo di svolgere funzioni vitali. Inoltre, interferisce con la capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti, causando ipossia (basso livello di ossigeno nei tessuti), che può portare a danni cellulari e alla morte.
L’avvelenamento da arsenico può manifestarsi in due modi:
- Esposizione acuta ad alte dosi: vomito, dolore addominale, encefalopatia e diarrea acquosa ed emorragica, che possono portare alla morte.
- Esposizione cronica a dosi non letali: ispessimento e inscurimento della pelle, dolori addominali, diarrea, malattie cardiache e neurologiche, intorpidimento e anche cancro.
Casi Storici di Avvelenamento da Arsenico
I Borgia. La famiglia Borgia, nota per i suoi intrighi e delitti, è stata spesso associata all’uso dell’arsenico come veleno. Si ipotizza che utilizzassero la “cantarella”, una variante dell’arsenico ottenuta cospargendo d’arsenico le viscere di suini, essiccandole e macinandole, oppure dall’urina di giovani uomini fatta depositare ed evaporare in un catino di rame, a cui si aggiungeva l’arsenico.
Rebecca Copin. Uno dei primi casi documentati di tentato omicidio da parte di una moglie nei confronti del marito utilizzando l’arsenico negli Stati Uniti. Rebecca Copin tentò di avvelenare il marito John Copin nel 1835.
English Beer Poisoning (1900): Un incidente involontario legato alla produzione di zucchero contaminato da arsenico causò 70 decessi e oltre 6.000 intossicati. L’arsenico era presente nell’acido solforico utilizzato per l’idrolisi dell’amido nella produzione dello zucchero.
L’Arsenico Oggi: un Rischio Ancora Presente
Oggi, grazie alle normative e ai controlli, siamo più protetti dai rischi di avvelenamento da arsenico. Tuttavia, l’arsenico inorganico, presente nell’ambiente come inquinante, può contaminare la catena alimentare. L’esposizione cronica a bassi livelli di arsenico inorganico attraverso dieta e acqua potabile aumenta il rischio di diverse malattie, tra cui tumori della pelle, della vescica e del polmone.
La Commissione Europea ha chiesto all’EFSA di aggiornare la valutazione del rischio dell’arsenico inorganico negli alimenti. L’esposizione a livelli da bassi a moderati di arsenico inorganico è preoccupante per la salute umana, poiché è genotossico e può causare danni al DNA.
In conclusione, l’arsenico rappresenta ancora un rischio per la salute umana, soprattutto per gli adulti. È importante essere consapevoli delle fonti di esposizione e adottare misure preventive per ridurre al minimo il rischio di contaminazione.
Sitografia e Fonti
https://en.wikipedia.org/wiki/1858_Bradford_sweets_poisoning
https://www.salepepesicurezza.it/arsenico-vecchi-dolcetti-arsenico-alimenti-rischio-passato/