Nell’inverno del 1691, il tranquillo villaggio di Salem, nel Massachusetts, è scosso da eventi misteriosi che sembrano portare alla luce oscuri segreti e paure ataviche. Quando “Betty” Parris e Abigail, figlia e nipote del pastore locale Samuel Parris, iniziano a manifestare comportamenti inquietanti, il sospetto di stregoneria si diffonde rapidamente. Cosa si può nascondere dietro queste manifestazioni demoniache?
In questa puntata del podcast andiamo nell’inverno del 1691, nel tranquillo (fino a quel momento) villaggio di Salem, nel Massachusetts. Tutto ha inizio con due giovani ragazze, Elizabeth Parris e Abigail Williams, figlia e nipote del pastore locale Samuel Parris. Queste ragazze mostrano comportamenti strani e inusuali, come rimanere taciturne, nascondersi e strisciare sul pavimento. Nessuno riesce a spiegare cosa stia accadendo, e così si diffonde la convinzione che siano possedute dal diavolo. Il reverendo Parris, preoccupato per la situazione, cerca consiglio da altri pastori, ma le voci sulla stregoneria iniziano a diffondersi rapidamente nel villaggio. Una donna di nome Mary Sibley propone un espediente chiamato “Witches cake”, una focaccia preparata con segale e urina delle presunte streghe. Si crede che dando questa focaccia a un cane, l’animale sarà in grado di riconoscere la strega responsabile del maleficio. Ma l’espediente non sortisce l’effetto desiderato, il cane, anzi, va in catalessi. L’isteria continua a diffondersi. Le accuse di stregoneria si ampliano rapidamente ad altre ragazze che vengono incalzate a rivelare i nomi di altre streghe o persone possedute dal demonio. Le giovani accusano la schiava di nome Tituba, di proprietà del pastore Parris, che, tra l’altro, è quella che ha preparato la torta delle streghe (motivo per il quale non funzionò). Il problema si diffonde talmente tanto che viene istituito un apposito tribunale per giudicare i presunti colpevoli. Durante gli interrogatori, Tituba confessa di essere una strega, probabilmente sotto tortura. La comunità crede alla sua confessione, e altre tre donne sono imprigionate perché indicate da lei come streghe. Ma le accuse non si fermano qui. Sempre più persone vengono accusate di stregoneria, compresi uomini di diverse età e condizioni sociali. Le accuse si diffondono anche nei paesi circostanti. I processi si susseguono, e diverse persone sono condannate a morte tramite impiccagione. La paura e l’isteria raggiungono il loro apice, mentre la popolazione del New England è sconvolta dalle accuse di stregoneria. Fortunatamente alcuni pastori e membri influenti della comunità iniziano a mettere in discussione le prove e i metodi d’indagine utilizzati nei processi. La polemica contro i processi si diffonde, e alla fine il governatore decide di sospendere i lavori del tribunale. Un anno dopo, una corte speciale esamina i casi rimasti pendenti, e la questione delle streghe di Salem giunge a una conclusione. Ma gli eventi di quei mesi rimangono impressi nella memoria della comunità e di tutto il New England. Il caso delle streghe di Salem diventa una storia nota nella letteratura, nel teatro, nel cinema e nei media. Grazie, soprattutto, al velo di mistero che permea la vicenda di questo periodo buio e spaventoso, molte opere di fantasia sono state scritte, raccontate e interpretate nel tempo, lasciando un segno indelebile nella cultura popolare. Oggi, Salem è una destinazione turistica nota per la storia delle streghe e i suoi relativi processi.
Per cercare di spiegare quello che sta avvenendo, vengono elaborate numerose ipotesi. Le afflizioni fisiche delle ragazze accusate e le testimonianze offerte durante i processi sembrano sfidare una spiegazione razionale. Nell’aprile del 1976, Linda Caporael, con una pubblicazione su Science (una delle riviste scientifiche più importanti al mondo), propone una soluzione al dilemma. Linda suggerisce che la causa di tutto potrebbe essere l’ergotismo, in particolare l’ergotismo di tipo convulsivo, che può essere causato dall’ingestione di grano o segale contaminato dall’ergot. Questo potrebbe essere stato un fattore scatenante del delirio di stregoneria a Salem. A confermare questa osservazione ci sarebbero le condizioni climatiche favorevoli, come le primavere umide e calde che possono aumentare l’infestazione di ergot nella segale, che era una delle coltivazioni più comuni a Salem. Inoltre, i sintomi dell’ergotismo, come convulsioni, allucinazioni e disturbi sensoriali, corrisponderebbero a quelli descritti nelle testimonianze del processo alle streghe di Salem. La Caporael nella sua pubblicazione esplora in dettaglio come l’ergotismo potrebbe aver influenzato le percezioni e i comportamenti delle persone coinvolte nella crisi delle streghe di Salem, fornendo un contesto comprensibile per interpretare il delirio da stregoneria.
Ma cosa è l’ergot o l’ergotismo? L’ergotismo è un’intossicazione causata dal consumo di cereali, in particolare segale, contaminati dal fungo Claviceps purpurea, noto anche come ergot, nome che deriva dal termine francese ergot, ovvero “sperone”, che descriverebbe la forma che assume nella spiga del cereale attaccato. Gli speroni della segale cornuta sono corpi fruttiferi del fungo stesso contenenti diversi alcaloidi velenosi o psicoattivi tra cui l’acido lisergico. Alcaloidi che possono avere vari effetti sui soggetti che li assumono. Esistono due forme principali con cui si può manifestare l’ergotismo: Ergotismo Gangrenoso, che causa sintomi fisici come dolore, bruciore, prurito e parestesie (sensazioni anomale sulla pelle come formicolio o intorpidimento), seguiti da necrosi (morte del tessuto) e gangrena delle estremità, e l’Ergotismo Convulsivo, che provoca sintomi neurologici come convulsioni, allucinazioni e disturbi sensoriali. Quest’ultima sarebbe la forma con la quale l’ergot avrebbe scatenato gli eventi culminati nella caccia alle streghe di Salem.
In quello stesso periodo storico (seconda metà del 1600), la segale cornuta (Claviceps purpurea) è stata responsabile di diverse epidemie di ergotismo che si verificavano periodicamente in Europa. Solo pochi anni prima del processo per stregoneria di Salem fu redatto il primo rapporto medico-scientifico sulla segale cornuta dove si riporta la relazione tra segale ergotizzata e avvelenamento del pane. Ma al contrario, negli Stati Uniti, fino agli inizi del 1800, non ci sono riferimenti alla segale cornuta. Il primo riferimento si trova in una lettera del 1807 del dottor John Steams che raccomandava a un collega medico la polvere di sclerozi di segale cornuta come agente terapeutico per il parto. A Steams viene generalmente attribuita la “scoperta” della segale cornuta; certamente il suo uso ha stimolato la ricerca scientifica sulla sostanza. Tuttavia, abbastanza incredibilmente, fino alla metà del XIX secolo, la segale cornuta non era riconosciuta come fungo parassita, ma si pensava che fosse costituita da chicchi di cereali cotti al sole.
La Claviceps purpurea è in grado di crescere su un’ampia varietà di cereali, in particolare sulla segale, con una forma leggermente curva e fusiforme, con sclerozi che sostituiscono i singoli chicchi della pianta ospite. Gli sclerozi contengono un gran numero di potenti agenti farmacologici, gli alcaloidi della segale cornuta. Uno dei più potenti è l’isoergina (un ammide dell’acido lisergico) che con l’ergina, il lisergolo, l’ergometrina rappresentano degli allucinogeni naturali, il cui effetto psichedelico viene attribuito all’attivazione di recettori della serotonina che può provocare per alcune ore modificazioni del pensiero, delle percezioni, delle sensazioni e dello stato di coscienza. L’uso di queste sostanze può portare dissociazione e ricadute schizofreniche, stati di allucinazione, disturbo dell’orientamento, ansia e agitazione psicomotoria. L’ergina come ammide dell’acido lisergico viene anche indicata come LSA e l’effetto è molto più blando rispetto a quello dello della sua, molto più nota e conosciuta, sorella sintetica LSD (che è la dietilammide dell’acido lisergico).
Quindi tutta la vicenda degli eventi collegati alle streghe di Salem sono legati alla Claviceps purpurea e ai suoi acidi rilasciati nella segale e di conseguenza nella farina di segale e nei prodotti in cui veniva utilizzata: principalmente pane di segale. Fine della storia? per niente! Se nell’aprile del 1976 la Caporael faceva queste affermazioni, sulla stessa rivista nel dicembre di quello stesso anno altri autori ne confutarono completamente le teorie.
L’articolo “Ergotismo e i processi alle streghe di Salem” di Spanos e Gottlieb contesta l’idea che l’ergotismo fosse la causa dei sintomi delle ragazze afflitte durante i processi alle streghe di Salem del 1692. Gli autori evidenziano diverse criticità all’ipotesi dell’ergotismo. Secondo loro i sintomi dell’ergotismo non includono convulsioni, vomito o diarrea, che erano invece comuni tra le ragazze afflitte. I sintomi delle ragazze afflitte erano probabilmente causati da fattori psicologici, come stress e ansia, e non da una malattia fisica. La segale contaminata era presente in Europa nel XVII secolo, ma non ci sono prove che fosse presente a Salem in quel periodo. Gli autori concludono che l’ergotismo non è una spiegazione sufficientemente plausibile.
La questione dell’ergotismo come causa dei processi alle streghe di Salem rimane un argomento dibattuto. Circa 10 anni dopo, una ulteriore pubblicazione su American Scientist ribadisce come, in qualche modo, l’ipotesi dell’ergotismo sia quella più accreditata. Combinando situazioni ambientali e climatiche con l’alto consumo di pane di segale di quell’epoca, erano inevitabili contaminazioni da ergot che nel malaugurato caso del processo alle streghe di Salem hanno portato all’impiccagione di 19 persone. Mentre fenomeni di ergotismo erano estremamente diffusi in Europa, dove fin dal 1200 era stato fondato anche un ordine monastico dedito a Sant’Antonio che si prefiggeva di curare i malati di ergotismo, che però all’epoca veniva chiamato Fuoco di Sant’Antonio (diverso dalla malattia con lo stesso nome che conosciamo noi oggi e che è invece legata al virus herpes zoster).
Tornando a noi, abbiamo avuto casi di ergotismo, anche in un periodo più contemporaneo. Verso la metà d’agosto del 1951 si verificarono in diverse località della Francia sudoccidentale alcuni fenomeni allucinatori tra la popolazione. L’epicentro del fenomeno fu il paese di Pont-Saint-Esprit, un paesino di circa 5.000 abitanti. Gli ufficiali sanitari registrarono circa 250 casi di persone che presentavano diversi sintomi psico-fisici, i più rilevanti dei quali erano incubi notturni e dolori al ventre; frequenti furono anche casi di delirio, allucinazioni ed esplosioni di violenza. Circa cento persone si ristabilirono nei primissimi giorni successivi al riscontro dei sintomi, mentre altri dovettero affrontare ricoveri di tipo medico o psichiatrico; vi furono anche due morti, passati attraverso varie fasi di declino psichico. La causa quasi immediatamente ipotizzata fu il pane di cui gli abitanti del paese si nutrivano: la panetteria locale fu marchiata con una croce con intento esorcistico e il panettiere, visto come un untore, rischiò il linciaggio da parte della popolazione. La gendarmeria lo trasse in arresto, a detta dei media, più per proteggerlo che per la convinzione di ritenerlo realmente responsabile dell’intossicazione. Anche il mugnaio che riforniva i forni della zona fu arrestato con l’accusa di avere mescolato alla farina di grano della segale probabilmente contaminata con ergot. In effetti la causa dell’intossicazione fu identificata, a seguito dell’autopsia di alcune vittime, che prima della fine di agosto erano salite a quattro, nell’ergotismo. Tuttavia la gente del paese era refrattaria a dare credito alle spiegazioni scientifiche, preferendo abbracciare ipotesi di stregoneria (da cui anche l’appellativo di «pane del demonio» o di «pane maledetto» al prodotto del fornaio incriminato); già in passato erano accaduti analoghi fenomeni di apparente follia collettiva nella regione ascrivibili anch’essi, secondo le moderne conoscenze mediche, a ergotismo. L’ergotismo fu confermato, infine, dal laboratorio di tossicologia di Marsiglia. Il 31 agosto successivo vi fu una svolta sul fronte delle indagini: il mugnaio confessò alle forze di polizia di Montpellier di avere utilizzato della farina di segale avariata in aggiunta a quella di frumento, per risparmiare circa 2.000 franchi sulla fornitura; per coincidenza, la segale era infetta da ergot e il pane che da esso era derivato aveva provocato l’intossicazione, risultata particolarmente virulenta a Pont-Saint-Esprit perché la maggior parte della farina era stata venduta in quel paese. Benché l’inchiesta giudiziaria che seguì accertò la truffa alimentare del mugnaio, non vi fu alcuna sentenza che attribuì esplicitamente la causa dell’intossicazione.
L’accademico statunitense Steven Kaplan, in un suo saggio sulla vicenda, riporta un passo di un articolo giornalistico che commentava l’accaduto: «Dunque, una volta scoperto il male, se ne vuole conoscere il responsabile. Sono circolate le versioni più inverosimili: si accusa il panettiere, il suo lavorante, ma anche l’acqua delle fontane, le moderne trebbiatrici meccaniche, le potenze straniere, la guerra batteriologica, il demonio, il Papa, Stalin, la Chiesa, le nazionalizzazioni».
Come dire… il complottismo deriva da lontano e non è né più né meno che una caccia alle streghe.
SITOGRAFIA E FONTI
https://www.biopills.net/streghe-di-salem/
https://en.wikipedia.org/wiki/Salem_witch_trials
“Ergotism: The Satan Loosed in Salem?” Linnda R. Caporael – Science VOL.192